Arcidiocesi di Asmara - Eritrea
Kidan Asmara Onlus raccoglie i frutti del rapporto di più di 15 anni tra l’Arcidiocesi di Asmara e un gruppo di sostenitori in Italia che hanno costruito nel tempo un vero e proprio ponte di solidarietà e fratellanza fra L’Italia e l’Eritrea.
Vorremo oggi ringraziare tutti quelli che hanno contribuito in questi anni a portare ad Asmara attività artigianale di tessitura, asili, pasti, aziende agricole, ambulanze, ospedali, scuole, borse di studio, ecc.
Per continuare a contribuire allo sviluppo sostenibile della nostra comunità vorremmo lavorare per ridurre le vulnerabilità delle persone, per l’inclusione sociale, per la generazione di capitale economico e per la tutela dell’ambiente.
Ti chiamiamo ad agire insieme a noi in un’associazione che meta al centro la persona, avvii la prosperità sociale, contribuisca alla cura del pianeta, genere e approfondisca le partnership come il migliore contributo alla pace dell’Eritrea.
Il sostegno alle persone in condizioni estreme di povertà come contributo all’attenzione delle vulnerabilità della persona e della comunità
L’istruzione come strumento privilegiato verso l’inclusione sociale
L’imprenditoria femminile la nostra strada privilegiata verso una maggiore generazione di capitale economico
Una gestione adeguata dell’acqua come risorsa ambientale è la nostra priorità per la tutela dell’ambiente.
Nel gennaio 2015 il Papa Francesco ha stabilito la Chiesa cattolica eritrea come sui iuris autonoma Chiesa cattolica orientale, separandola così dalla Chiesa cattolica etiope, elevò l’Eparchia di Asmara alla dignità di un Arcieparchia e nominò Mons. Menghesteab Tesfamariam come capo della nuova chiesa.
Mons. Menghesteab, nato il 24 dicembre 1948 a Berakit Abbay, un villaggio a sud-est della capitale di Asmara, filosofo e teologo, dal 2001 fin da giovane, ha avuto sempre il pallino dello sviluppo e crescita umana della sua comunità, oggi Kidan è un nuovo strumento per coinvolgere in questa causa tutti “tutti gli uomini e le donne di buona volontà, di qualunque classe, credo o convinzione, ma sensibili all’Amore per l’uomo che soffre.”